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martedì 24 novembre 2015

3 maanden

Goedemorgen allemaal,
sono sul treno per Middelburg, il quarto della mattinata. Ebbene si, stamani mi sono svegliata alle 7 e dopo essermi preparata mi sono diretta in stazione. Naturalmente in bicicletta! Ho preso il treno delle 7:43 direzione Roosvelt University College!
Sto andando a vedere l'università, che si trova in Zelanda. Sebbene ieri fossi un po' preoccupata all'idea di fare il viaggio da sola ora sono contenta di averlo fatto. Perché chi l'avrebbe mai detto fino a 5 mesi fa che sarei andata da sola dall'altra parte dell'Olanda?
Adesso che mi trovo sull'ultimo treno che mi porterà a destinazione vi posso raccontare quello che mi è successo: prima di salire ho chiesto al controllore se il binario in cui eravamo fosse il 4b. Lui allora molto gentilmente mi chiede: waar ga jij naartoe? Ovvero: dove devi andare? 
E io molto tranquillamente, capendo all'istante cosa mi stesse chiedendo gli dico la mia destinazione. 
È stata una semplice cosa che però mi ha reso felicissima!
Sono quasi arrivata nella "terra di mare" dove mi aspetta una giornata diversa dal solito e spero piacevole! 
Per quanto riguarda il resto ho avuto un weekend molto busy:
Sabato mattina centro per fare un po' di spese. Al pomeriggio abbiamo mangiato una Speculaas Tarte da me comprata per festeggiare il mio terzo mese in Olanda. La sera, invece, sono andata al cinema a vedere Hunger Games con la mia amica Viev.
La domenica poi con la famiglia siamo andati al Rai di Amsterdam dove si è tenuta una fiera su cibo e vino italiano! E la sera, sebbene fossi arrivata stanca e con l'idea di fare un po' di lezione sono stata invitata all'ultimo momento dalla mia amica Inge, dove sono stata dalle 18 alle 22 passando una piacevolissima serata.
Non ci poteva essere weekend migliore! 
Ora è giunta la mia fermata, un saluto da sotto il livello del mare.



sabato 7 novembre 2015

Riflessioni

Mi mancano le cose improvvise,
Come le risate con le mie amiche, gli abbracci, quelli veri con i miei e con le persone a cui voglio bene.L'affetto, quello sincero, caloroso, non freddo e premeditato. Mi manca uscire da scuola e vedere da lontano la mia mamma, in macchina ad aspettarmi e pronta a sopportare tutte le mie ansie scolastiche. Mi manca uscire di casa la mattina, montare sulla macchina di babbo e stare ad ascoltare le ultime notizie su Radio 24 con Cruciani che non la smette di parlare. Mi manca avere le mie abitudini, cenare alle 9 o anche più tardi e poi mettermi sul divano con entrambi i miei genitori e i miei cani a vedere un film o sola sotto la coperta con mia mamma a vedere una delle nostre tante  serie TV preferite con le fiamme che sfavillano nella stufa.
Mi manca uscire il sabato pomeriggio sul corso, solo per fare una girata e prendermi un gelato in Via Gotti o un caffè alla Bottega del Caffè, prendere poi una ripiena da Aurilio, la navetta e raggiungere il Cineplex per andare a vedere un film, che sia una commedia, un film d'azione o  di fantascienza.
Sono cose che non ho mai dato per scontato, le ho sempre apprezzate e sapevo che mi sarebbero mancate. 
Apprezzo ciò che ho e sono felice e so per certo che tutte queste cose sono là ad aspettarmi e questo mi fa sorridere.

70 dagen

Sono sul treno. Ancora. Ormai è diventato il mio luogo preferito per scrivere. Sarà perché è in continuo viaggio, sarà perché raccoglie persone da ogni parte del mondo o perché è diventato uno dei miei mezzi di trasporto principali, ma oramai è il mio rifugio. Mi sento a casa su un treno, in viaggio per un qualsiasi posto con il finestrino affacciato sulla campagna olandese. 
In questi 70 giorni ho visto un sacco di nuove cose, da Amsterdam a Den Haag, dalla spiaggia alla foresta, dal villaggetto caratteristico per le sue case tutte bianche ai palazzi moderni di Eindhoven, o a quelli più o meno antichi della capitale,affacciati sui canali. 
Ma più di tutto ho conosciuto persone diverse, l'une dalle altre, che mi hanno permesso in qualche modo di viaggiare anche all'interno dei loro paesi d'origine. Exchange da tutte le parti del mondo, o emigrati ormai olandesi da qualche generazione.
Si inizia finalmente a delineare il tipo di persona, non che voglia essere, per quello occorre più tempo, ma quello che mai vorrò diventare.
E mentre guardo fuori, vedendo i mille colori dell'autunno, colori cangianti che variano dal rosso al marrone, dal giallo al verde, non posso che sorridere ed essere felice per tutta la bellezza che mi circonda. 
Imparare ad apprezzarsi e rimanere tranquilli davanti a ogni cosa, affrontando passo dopo passo i problemi che mi si stanno proponendo.
Adesso è arrivata la mia fermata, il Philip Museum mi aspetta.
Alla prossima!